martedì 20 ottobre 2009

Acanto, la ninfa amata da Apollo ed Elio

Cercando fra i meandri della mia mente mi è venuto in mente un altro personaggio mitologico anch’esso con leggenda malinconica alle spalle.
Strilli di tromba, oggi sulla scena del teatro mitologico troveremo Acanto.
La leggenda di Acanto non appartiene alla Grecia arcaica ma è un personaggio tardo. Acanto era una ninfa ed esistono due versioni della leggenda che narra le vicende di questa creatura.
Una prima leggenda la vedrebbe come una ninfa amata da Elio, il Sole che condivide con Apollo il ruolo di dio della luce solare. Quando la ninfa morì fu trasformata in fiore, che porta appunto il suo nome, che ama in modo particolare la luce del sole.
La seconda leggenda narra che la ninfa attirò su di se le attenzioni del dio Apollo, questo cercò di rapirla e Acanto in un atto di difesa lo graffiò sul viso. Il dio della luce per vendicarsi di questo affrontò, la trasformò in una pianta coperta di spine e amante della luce del sole.
La mitologia greca, come anche quella di molte altre civiltà, non è mai chiara. Non sempre è possibile avere delle notizie certe su un dato personaggio, ma questo non impedisce a noi, uomini moderni , di capire le tradizioni del passato.

  • Approfondimenti: le foglie di acanto venivano scolpite sul càlato del capitello corinzio. Era una decorazione comune nell’architettura greco e romana, in seguito fu ripresa in epoca rinascimentale.

(foto: pianta di acanto)

4 commenti:

  1. Ho sempre visto l'acanto sui capitelli ma è la prima volta che vedo una foto della pianta vera... La vita è strana quando la guardi in dettaglio!

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  2. hai ragione, spesso guardiamo solo quello che sta vicino al nostro naso. l'importante però è capire che stiamo sbagliando :)

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  3. curiosa, la storia; non la conoscevo, ed anche se a volte ci arrivano varie versioni dei miti greci, beh, è sempre un piacere sedersi a Teatro. Grazie :)

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  4. Ciao Lila, io sono stata l'anno scorso a vedere le rappresentazioni classiche di Siracusa, una meraglia. ero seduta nelle prime file ed è stata un'esperienza indimenticabile. Quel teattro greco antico, quell'aria antica mista alla modernità della scena e degli attori, un evento che mi ha lasciato un'emozione indescrivibile.

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