venerdì 28 agosto 2009

La Sindone: un ritratto di Leonardo da Vinci?

Sulle tracce di precedenti studi, una certa Vittoria Haziel, scrittrice che ha dedicato parte del suo tempo nello studio approfondito della vita di Leonardo da Vinci, sostiene che la Sindone fu realizzata da quest’ultimo. Già precedentemente autorevoli studiosi avevano azzardato una simile ipotesi, ma non ebbe nessun successo fra le masse dei credenti, creando invece un “ Io l’avevo detto” fra quelli invece che tuttora sostengono la falsità della Sindone. A quanto pare, il vecchietto barbuto dall’intelligenza ben oltre la media, avrebbe creato su commissione di un sultano ottomano, Bayazet II, quella che oggi è conosciuta in tutto il mondo come la Sacra Sindone.
È Gesù l’uomo raffigurato sul sudario? Secondo la scrittrice e secondo alcuni studiosi NO. Leonardo ebbe la geniale idea di usare un ferro arroventato sul fuoco per disegnare sulla tela l'immagine di un uomo che portava sul corpo i segni della tortura e della crocifissione. Per disegnare l'impronta del volto, Leonardo usò se stesso come modello, realizzando dunque un AUTORITRATTO. Così facendo Leonardo creò il primo Negativo “Fotografico” avendo come matrice solo un’immagine mentale. A quanto pare tale tecnica precedeva quello che poi sarà lo Sfumato Leonardesco. Riprodusse un volto umano perché, come molti sanno, Leonardo credeva molto nella forza dell’intelletto umano e soprattutto nella divinità dell’uomo in quanto fatto a immagine e somiglianza di Dio.
Che la teoria della scrittrice sia fantasiosa o meno poco importa, ma gli esami del carbonio 14 effettuati nei laboratori di Oxford, Tucson e Zurigo hanno portato tutti allo stesso risultato: il lenzuolo/sudario è di EPOCA MEDIEVALE. Quindi un FALSO! Anche Lillian Schwartz, specialista in grafica della School of Visual Arts di New York, sostiene che il volto della Sindone è un autoritratto del maestro e che lei stessa utilizzando la tecnica della pirografia è riuscita a produrre il ritratto divino.
Ma se si osserva attentamente il sudario, possiamo notare delle macchie rosse, alcuni studiosi nel lontano 1978 analizzarono queste macchie con un risultato sbalorditivo, era SANGUE, gruppo sanguigno AB. Ma aspettate un momento, il gruppo sanguigno AB è apparso solo nell’VIII secolo d.C., quando le popolazioni mongole dell'Asia centrale con un prevalente gruppo sanguigno B, entrarono in contatto con le popolazioni europee prevalentemente di gruppo A. Che gli esiti degli esami siano stati TRUCCATI??
Ancora una volta un oggetto, un evento, un santo diventa sacro quando l’uomo sente la necessità di consolidare la sua fede in qualcosa di visibile e materiale. Io non credo che la Sindone rappresenti il corpo di Cristo senza vita, ma il mio è un giudizio di chi non crede nel cristianesimo. Una cosa però è certa, dimostrando la falsità della Sindone parte della veridicità del cristianesimo verrebbe messa sotto accusa e più uomini inizierebbero a chiedersi “In cosa ho creduto per tutto questo tempo??
Le mie parole non sono contro chi crede, ma sono a favore di una realtà vera e genuina all’interno di una religione che appartiene a milioni di persone.

giovedì 27 agosto 2009

Maya: fine del mondo 2012. Verità o False profezie?

Periodicamente uno studioso o un appassionato di storia ricorda al mondo la fatidica data 2012. Quasi tutti sappiamo che tale data designerebbe la fine del mondo. Ma riflettiamoci un po’. Questa profezia è stata predetta dai Maya nonché da altri profeti del passato che secondo alcuni non conoscevano le profezie del popolo sud americano, ma chi ci dice che entrambe le fonti non si siano mai incontrate? Ma procediamo per ordine.
I Maya, popolo precolombiano, erano ossessionati dal tempo; la loro convinzione universale era che il tempo fosse ciclico, che ogni cosa si ripetesse all’infinito. Erano convinti che il mondo avesse attraversato 4 cicli catastrofici calcolati con esattezza tramite la costruzione del loro calendario. Per contare gli anni, i Maya si servivano dei pianeti e soprattutto del pianeta Venere considerato come il fratello del sole e personificava un dio della guerra, come il Dio Marte romano. Secondo questo popolo al compimento del quinto ciclo la terra sarà nuovamente attraversata da cataclismi e distruzione. La data di chiusura del ciclo è stata calcolata secondo un ritrovamento archeologico, quello che viene chiamato il “Codice di Dresta”. Gli studiosi calcolando le informazioni del codice, sono arrivati alla conclusione che il quinto ciclo si chiuderà il 21 dicembre del 2012.
Alcune persone considerano la profezia dei Maya veritiera, perché un altro calcolo del popolo precolombiano avrebbe predetto con un ritardo di 33 secondi l’eclissi avvenuta l’11 agosto 1999; ma, secondo un mio parere tale teoria testimonia come questo popolo fosse un grande conoscitore degli astri, delle eclissi e di altre variazioni avvenute nella volta celeste e non dimostrerebbe che questa etnia avesse poteri profetici. L’uomo odierno viene influenzato da queste profezie perché i Maya parlavano di inondazioni, di terremoti e altri cataclismi naturali; tutti da riscontrare con ciò che sta succedendo oggi. A mio avviso, quel che oggi sta attraversando il nostro pianeta non è il compiersi dei presagi, ma, semplicemente il compiersi dell’operato distruttivo dell’uomo. La fine dell’umanità non avverrà perché è stata predetta da una popolazione più di 3000 anni fa, ma, semplicemente perché l’uomo sta distruggendo se stesso e il mondo. L’uomo non è più in grado di procreare e questa per me ha solo un unico nome: selezione naturale, nulla a che vedere con disastri profetici. Quando l’uomo riuscirà a riparare il proprio DNA, quando il genere umano sarà in grado di riprodursi nuovamente senza l’aiuto di nessuna provetta, allora avrà vinto la sfida contro la teoria di Darwin. La fine dell’uomo non significa la fine del mondo. Ogni antica civiltà parla di una fine del nostro pianeta, a prescindere che sia già avvenuta o dovrà ancora avvenire, questo testimonia come l’umanità nel tempo sia accomunata da un unico elemento, la paura della morte.
Una cosa è certa l’uomo non finirà mai di porsi delle domande se finirà il mondo oppure no, cosa c’è nell’aldilà e altri simili o dissimili domande e la vita con puntualità sceglierà se darci le risposte oppure negarcele. Kant diceva: “La ragione umana viene afflitta da domande che non può respingere, perché le sono assegnate dalla natura della ragione stessa, e a cui però non può neanche dare risposta, perché esse superano ogni capacità della ragione umana”
A voi le conclusioni.





Scoperta a Cuma una tomba del II a.C. con pitture parietali raffigurante un banchetto

Un banchetto per l’eternità sulle pareti della tomba del II a.C. scoperta a Cuma Campi Flegrei scoperta Tomba del II a.C a Cuma. Ph: fa...