venerdì 19 giugno 2015

Nuova teoria su Stonahenge: altare ancestrale

Stonehenge dall'alto (sito:/media.travelweare.com)
 Il sito archeologico di Stonehenge continua a influenzare storici e archeologi sul suo probabile utilizzo. Un’ultima teoria è stata formulata dallo storico Julian Spalding, secondo la sua ipotesi i monoliti servivano a sostenere una piattaforma in legno sopraelevata, qui avvenivano riti ancestrali. I druidi potevano arrivare alla piattaforma tramite una rampa o delle scale. La rampa lignea dapprima era sostenuta da travi in legno, poi sostituiti dai monoliti in pietra destinati a durare per più tempo. Sulla piattaforma la cerimonia seguiva un andamento circolare paragonabile al moto degli astri.
Questa teoria ha alimentato ancor di più il dibattito storico/archeologico sulla natura del sito: calendario astronomico, centro per le guarigioni, sito religioso, etc.
Secondo Spalding, la base in legno serviva da altare, impiegato per avvicinare i sacerdoti il più possibile al cielo. Lo studioso per stipulare tale teoria afferma di essersi distaccato dal concepire il sito secondo uno sguardo moderno, quindi legato alla terra, spingendolo invece oltre il proprio naso. Spalding ha iniziato ad osservare monumenti simili a quelli del sito inglese sparsi per il mondo, come quelli presenti in Cina, Perù e Turchiacostruiti con una geometria circolare per avvicinare l’uomo al mondo celeste.
Ricostruzione dell'ipotetico utilizzo dei monoliti secondo Spalding
Spalding afferma che la sua teoria sarebbe avvalorata dal fatto che nessun rito ancestrale sarebbe mai avvenuto a contatto con l’umile terra. Mi permetto di dissentire tale ipotesi, perché come molti di voi sapranno in Egitto, molti riti erano legati ai corpi celesti, ma nessuno dei templi in cui avvenivano le cerimonie erano distaccati di qualche metro dal suolo.

Spalding sostiene che anche il sito di Gobekli Tepe, in Turchia, più antico di 6 mila anni rispetto a quello di Stonehenge, avesse una simile funzione. Infatti i monoliti a forma di “T” erano stati elaborati per sostenere una piattaforma lignea. Personalmente solleverei dubbi sul valore totalmente ancestrale del sito turco. Sui monoliti infatti molti elementi riportano a concetti terrestri, come i rilievi di animali o umani.

La stranezza dell’archeologia è che in monumenti risalenti ad epoche arcaiche possono essere applicate svariate teorie proprio perché privi di testi scritti e informazioni che possono dirigere lo studioso a valide teorie.

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