lunedì 7 dicembre 2009

Anche gli antichi soffrivano, più di noi, di Stress

Una malattia comune del nostro secolo è lo stress, qualsiasi studioso ha classificato questo nuovo male come una malattia ormai diffusa e patologica. Eppure l’uomo moderno ha a disposizione qualsiasi cosa possa desiderare, può comodamente soddisfare con pochi sforzi i propri bisogni primari e spesso i propri desideri, possediamo un comodo giaciglio su cui riposare, siamo in grado di creare in una stanza la temperatura adatta per il nostro corpo, con un semplice click possiamo avere anche il cibo e la spesa quotidiana a casa. Malgrado ciò, l’uomo rimpiange i tempi ormai andati, quelli dedicati all’agricoltura e alla vita a contatto con la natura dove, magari il problema “traffico urbano” non esisteva.
Ma è errato pensare che la vita degli antichi fosse gioiosa e semplice, nuovi studi hanno costatano che anche nelle antiche comunità era possibile riscontrare gravi casi di stress.
Studiando le mummie degli antichi peruviani, gli studiosi hanno trovato alti livelli dell’ormone dello stress depositato nei capelli, sono livelli di gran lunga superiori a quelli che oggi un comune essere umano moderno possiede.
Alcune indagini, scansionando le mummie egizie, hanno suggerito che soffrivano di una grave aterosclerosi un indurimento delle arterie che avrebbe provocato ictus e attacchi cardiaci. Questa patologia, secondo gli studiosi, può essere provocata dallo stress e forse fu un problema molto comune nella terra nera (così la fascia fertile viene chiamata) dei faraoni. Le analisi hanno anche portato alla luce un alto grado di colesterolo, sintomo anche di possibile stress fra gli antichi .
Gli studiosi hanno elaborato le informazioni provenienti da 10 mummie diverse, stanziate in varie zone del Perù, scoprendo che negli anni o nei mesi precedenti la morte, questi poveri individui erano talmente stressati da strapparsi letteralmente i capelli.
Perché gli antichi soffrivano di stress? Beh, si può dare una risposta lapalissiana (ovvia): difficoltà di reperire il cibo, vivere in condizioni climatiche estreme per il corpo, cercare di aggrapparsi alla vita con ogni mezzo possibile, siccità, malattie incurabili per l’epoca, continue guerre per la conquista del territorio, sottostare ad un regime non democratico, etc.
Dai dati venuti fuori dalle analisi delle mummie, si può affermare con certezza che il grado di stress presso gli antichi fosse molto più grave rispetto a quello riscontrato nella nostra epoca.
La nostra società per la maggior parte di noi funge da cuscinetto, soddisfa alcuni bisogni essenziali (purtroppo a volte neanche quelli riesce a soddisfare) e allontana da noi lo stress, questo non succedeva nelle epoche antiche.
Le tac fatte ad alcune mummie egiziane hanno dimostrato come lo stress e le “malattie” derivanti, siano stati tipici delle classi dominanti dell’antico Egitto, su 16 mummie scelte fra personaggi in vista della società egizia: sacerdoti, aristocratici, famiglia reale, 9 soffrivano di aterosclerosi, ciò potrebbe anche derivare dal mancato esercizio fisico e dalla cattiva alimentazione. Forse queste sono le prime testimonianze di stress lavorativo??
Uno fra i casi peggiori è quello riscontrato nella mummia di Rai, una balia della regina Nefertiti. Morì intorno al 1530 a.C., aveva un’età compresa tra i 30 e i 40 anni.
Grazie ai nuovi studi antropologici e le ricostruzioni degli archeologi è possibile capire come le comunità antichi potessero vivere, il loro grado di salute e il modo di risolvere questi problemi. Le informazioni derivati dai nuovi studi, sono utili per ricostruire il quadro sociale, culturale e biologico di un’epoca ben precisa, questo ci permette di avere e sentire un po’ più vicino uomini morti centinaia e migliaia di anni fa.

(foto: mummia di una donna appartenente al gruppo dei Chachapoya – Perù, vissuta più di 600 anni fa.)

Approfondimenti: la comunità dei Chachapoya ( gente delle nuvole) così chiamati dagli Incas per la loro alta statura, probabilmente provenivano dall’Europa, ciò è confermato dal loro aspetto: statura alta, carnagione chiara e capelli molto chiari. Molti studi sono stati eseguiti sulla mummia della donna posta sull’immagine. Alcuni studiosi pensano che l’espressione della mummia sia dovuta ad un forte dolore fisico o psichico percepito prima della morte. Secondo me è impossibile che il viso sia rimasto nella stessa posizione assunta prima della morte forse, essendo sepolta in un ambiente molto secco l’apparato boccale si è ritirato contorcendo l’intero viso ( tesi sostenuta anche da alcuni studiosi).

2 commenti:

  1. ... ma tu le studi, queste cose? o sei solo molto curiosa?

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  2. *Lila = prima di tutto è stata una passione, poi quando ho avuto l'età giusta ed era il momento di decidere la facoltà non ho avuto dubbi. Studio archeologia, ormai sono vicino alla laurea, il mio percorso è ancora molto lungo, ma spero un giorno di diventare un archeologa

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